THE SMITHS | Last Night I Dreamt that Somebody Loved Me

“Questa notte ho sognato che qualcuno mi amava. Ma è solo un altro falso allarme”
Già può bastare, vero?
Questi sono The Smiths. E se “Isotope” dei Savoy è il sindaco del paese dalle canzoni strazianti,   per “Last night…” è solo questione di tempo, certo lo diventerà alla fine del mandato.

Mi rendo conto: i brani che amo concorrono tutti per il premio di canzone più triste del sistema solare e, non essendo io propriamente uno che si ‘spassa’ la vita tra viaggi e cocktail – quindi senza bisogno di botte di normalità – comprendo il perchè della seconda domanda che spesso mi viene posta quando ascolto ‘le mie cose in casa’ (la prima è “potresti abbassare?” un trabocchetto che significa “dovresti spegnere” e non ammette che una sola risposta) che è questa:  perchè intristirsi per forza?
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The union of the snake | Duran Duran

Nostalgia canaglia? Non ci crederete ma … no, o meglio: non solo.

E’ vero, lo ammetto, anch’io sono stata una duraniana sfegatata, ma lo sono stata (attenuante: la giovane età) nel più diffuso e sciocco dei modi: ero INNAMORATA di Joh Taylor (l’unica in tutto il mondo davvero), e anche gli altri mi piacevano tanto. Le loro canzoni le ascoltavo, ma avrebbero potuto cantare anche Quel mazzolin di fiori e sarebbe stata la stessa cosa. Poi la cotta è passata (John, inspiegabilmente, non si è mai accorto di me) e loro sono finiti nel dimenticatoio.

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Lupin III “La fisarmonica” | Castellina Pasi

Esiste forse una sigla di cartoni animati più imprevedibile, coraggiosa e spregiudicata di questa?
Diciamolo tutti in coro: NO!

Tanto di cappello a chi allora decise di scegliere questa canzone, darla in pasto a un pubblico che mai avrebbe potuto apprezzarla, sfidando il fallimento e la derisione perpetua.

Si narra inoltre che l’opzione scartata fosse nientepopodimeno che un inedito dei “Cavalieri del Re” di Riccardo Zara, marchio di fabbrica ai tempi molto considerato (Bignami per chi non ha mai vissuto la giovinezza: fondatore del gruppo, è anche l’autore di leggendarie sigle di sapore spesso ‘medievale’,  Lady Oscar su tutte, …). La canzone di Zara non fu mai utilizzata neanche per le serie successive di Lupin III e restò nel cassetto per anni, ma ora – lieto  fine – gode di nuova vita su YouTube. Continua a leggere

Detroit rock city | Kiss

Mi sono accorta quasi con sorpresa che, a dispetto della mia anima rock se non addirittura metallara, i brani che più spesso mi vengono in mente da pubblicare (previa frammentazione) sono quasi tutti alquanto strazianti, intensi, SENTIMENTALI.

Ben ciò, basta qua. O meglio, urge diluire tutta questa saccarina con un po’ di sano casino altrimenti vi indurrò a credere che il mio profilo musicale abbia delle somiglianze con quello personale e da qui a pensare che io sia una piaga il passo è breve. Quindi oggi, per sviare le vs. intuizioni sulla triste verità, vi “puppate”  Detroit  Rock City dei Kiss (dall’album Destroyer).

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Tattva | Kula Shaker

“Trent’anni dopo, come i Beatles dopo il viaggio in India. Favolosi!”

Così potrebbe essere una recensione via SMS su questo pezzo dei Kula Shaker (dai, questi qualcuno li conosce, vero?).
Invece la vita è ingiusta e talvolta ci obbliga a fare cose che non vogliamo, tipo “andare in un blog, cliccare su un articolo, leggerlo tutto”, per cui mettetevi comodi, anche se cercherò di essere più breve che in passato.

Il mio incontro con i Kula Shaker risale al 1996, anno di uscita del loro primo album “K” e del singolo “Tattva” che ascoltai durante una puntata del…..Festivalbar!!! Continua a leggere

I’m your man | Leonard Cohen

Mi accingo a commentare questo nuovo frammento in una bella domenica soleggiata di ottobre. Bene, penserete voi, l’autrice è pronta per “O sole mio”.

Errore miei cari: lo stato d’animo oggi è malinconico assai, fiaccato da una settimana isterica, probabilmente concepita da un sadico a cui devo aver fatto qualche grande torto (probabilmente non mi è stato perdonato il frammento dei Soad). La giornata è bella, ma chi ha tempo per godersela? Accerchiata come sono da innumerevoli faccende che sgomitano per essere le prime ad attirare la mia stanca attenzione, con un telefono che suona solo quando mi telefona mia madre, l’autostima e la joie de vivre stanno per esalare l’ultimo respiro. Continua a leggere

Love is blindness | U2

Love is blindness I don’t want to see

Won’t you wrap the night Around me

Oh my heart Love is blindess.

Brividi, sensazioni, tradimento.

I brividi li ho provati io, le sensazioni le ha provocate la canzone. Il tradimento, ebbene sì, anche quello è mio. Stavo lavorando su un’altra canzone, e non so neanche più come, è rientrata nella mia vita questa canzone che non sentivo da anni, lustri, decenni (non esagero, è del 1991, ultima traccia di Achtung Baby) probabilmente l’ultima volta che l’ho sentita stavo studiando per la maturità). Continua a leggere

We are the pigs | Suede

Dopo i ‘nuovi e gioiosi metodi per deprimersi’  illustrati la settimana scorsa (Isotope | Savoy) oggi una scelta meno alienante, anche per allontanare l’eventuale immagine alessandro+vite sul cuore+avvitatore che qualcuno potrebbe ricavare dalle proposte musicali finora pubblicate. Continua a leggere