Esiste forse una sigla di cartoni animati più imprevedibile, coraggiosa e spregiudicata di questa?
Diciamolo tutti in coro: NO!
Tanto di cappello a chi allora decise di scegliere questa canzone, darla in pasto a un pubblico che mai avrebbe potuto apprezzarla, sfidando il fallimento e la derisione perpetua.
Si narra inoltre che l’opzione scartata fosse nientepopodimeno che un inedito dei “Cavalieri del Re” di Riccardo Zara, marchio di fabbrica ai tempi molto considerato (Bignami per chi non ha mai vissuto la giovinezza: fondatore del gruppo, è anche l’autore di leggendarie sigle di sapore spesso ‘medievale’, Lady Oscar su tutte, …). La canzone di Zara non fu mai utilizzata neanche per le serie successive di Lupin III e restò nel cassetto per anni, ma ora – lieto fine – gode di nuova vita su YouTube.
Come ben sappiamo, da allora e fino a oggi di cose brutte (e con i baffi) ne sono successe più che a bizzeffe nel magico mondo delle sigle dei canzoni, ma non è certo per questo demerito universale e tutto italiano che “Lupin” (ma viene anche chiamata “La fisarmonica”) risplende e si conquistò subito un posto al sole (prima fila, con sdraio e lettino) nella piccola spiaggia del magico mondo….questo l’ho già detto.
Sarò sincero ma siatelo anche voi: se non avesse avuto la fortuna di essere la sigla di Lupin III, le avremmo dato mezza chance? (rispondere in coro).
Solo l’idea di avere nella mia collezione un mp3 di Castellina Pasi – La regina del Liscio – mi spinge quasi a chiamare un avvocato per poter sperare in una assoluzione (o anche in un patteggiamento).
Questo, qualcuno potrebbe dire, è solo il frutto di un brutto brutto pregiudizio; in realtà nel mio caso si tratta di un – per carità, brutto – postgiudizio, perchè di liscio ne ho ascoltato la giusta dose per capire il perchè…avrei dovuto stargli alla larga.
[un aneddoto che mi aiutò ad avere un’opinione più precisa sull’argomento: tempo fa un mio carissimo amico entrò – per motivi economici – in un “complesso di liscio” e, dovendo sostituire il chitarrista e imparare in tempo zero i brani, ebbe questo consiglio prezioso da uno del gruppo.
ECCO LA PERLA: “gli accordi sono sempre quelli, e comunque non importa cosa fai in mezzo alla canzone, ma è obbligatorio che tu parta bene e soprattutto finisca bene, perchè il vecchietto non può rimanere in mezzo alla pista “con la gamba alta“.
Il mio amico fece un bel po’ di soldi, perchè il liscio paga, finchè si comprò un distorsore per chitarra, salutò e andò a suonare BENE altrove, anche la parte centrale dei pezzi].
Prese le misure al genere, resta un fatto: “Lupin/La fisarmonica” è uno strano caso di musica da balera ‘trasversale’.
Piace a tutti, perchè?
Non penso che sia solo una questione di affetto nei confronti della serie o di tutte quelle cose che talvolta diventano dei miti solo perchè appartenenti all’epoca della giovinezza; dopotutto le file degli estimatori delle sigle anni 70-80 degli anime giapponesi sono in continuo rinnovamento, segno che tutto questo non c’entra. I motivi sono altri: è un momento perfetto in cui tutto è al proprio posto e, caso ancora più raro, ne viene percepita in toto la classe (perchè di classe questo pezzo ne ha un vagone) senza che altri fattori influenzino il giudizio: praticamente la realizzazione del sogno americano nel magico mondo delle…… (WOW!)
In effetti la canzone è molto bella, oserei dire affascinante e senza tempo, con un testo romantico che calza a pennello con la figura del nostro eroe.
Confesso che mi piace ancora molto, nonostante non abbia un’impronta particolare nelle progressioni armoniche o nell’uso della melodia che faccia la differenza rispetto alle miliardi di cose già ascoltate nel genere ‘balera’.
Ma come? E dov’è l’unicità del pezzo? Questa non me l’aspettavo, e mi costringe a rivedere alcune mie convinzioni-pilastro, a dedurre che forse questo filone così bistrattato non sia poi così becero – almeno nelle origini – e che negli episodi migliori abbia perfino….oddio….dignità (l’ho detto, what a brave guy, vero?).
Sono sorpreso, sinceramente stupito di essere giunto a questa conclusione che mai in questi anni mi era passata per la mente: che mi stia inesorabilmente avvicinando all’età giusta per godere attivamente delle feste paesane, dove il momento clou della serata – alle 20 e non più tardi – è l’esibizione dei figli dei Castellina Pasi?
Forse. Ma voi non aspettatemi, andateci pure senza di me e poi mi direte quanto ci si sente fighi, così almeno saprò cosa mi sono perso.
Voto: 5 stelle
Il frammento
Il link al brano completo
Per me la sigla migliore rimane Superhero. “Fisarmonica” comunque non è “liscio”, solo perché è suonata da una fisarmonica ed è in 3/4… in effetti come stile non la assocerei certo al liscio di stampo romagnolo. È senz’altro un ballabile, ma non sembra proprio un walzer.
in effetti riconosco che sono un po’ caduto nella trappola dei clichè: a ricordarmelo è stato un commento al brano che invece associava lo stile “geograficamente” a parigi piuttosto che alla romagna.
Touchè (due volte) 😉
Cara Valeria, non vorrei deluderti ma… scoprirari stasera chi sono. Un indizio in due parole: forzatamente astemia 😉
acc dannaz malediz, anche questa volta aveva ragione Alessandro… sgrunf Però anche tu lascia qualche indizio! Certo, avessi saputo che eri tu, col cavolo che ti davo tutta questa soddisfazione 🙂 Purtroppo ormai il danno è fatto… che stile sorella!
ma sapete che a me non era MAI passato per la mente di associare ‘sta canzone alle classiche arie “da balera” (massì, pur sapendo chi è castellina Pasi)!??!?
Nella mia testa quella meravigliosa fisarmonica e quell’aria malinconica si sposavano perfettamente con l’idea di…. PARIGI! E va bene, è un clichè trito e scontato come il mandolino per l’Italia. ma a me arrivava dritto così e dunque l’equazione era: fisarmonica = Parigi = Lupin (riferimento/omaggio all’origine del personaggio). Per cui l’ho sempre apprezzata, oltre che per l’innegabile fascino, anche per questa sua “citazione colta” che strideva col personaggio giapponese ma in realtà lo collegava direttamente al suo più famoso avo, più ladro e gentiluomo di lui.
Ma chi seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?????????
Che bel commento…
La riascolterò con spirito nuovo, perchè magari hai ragione tu, e questa è la chiave di lettura giusta (fisarmonica=Parigi=Lupin). Scommetto che hai incuriosito pure il Presidente degli Esigenti (cioè Alex).
Se ti rifai vivo, metti un nome ok?
Lo avevi detto che avresti giocato sporco… e lo hai fatto! Chapeau alla tua anima nera 🙂 Solo una cosa mi scoccia, ed è che tu abbia giocato per primo la carta non solo Anime, ma proprio Lupinesca. Anche se non è questa la sigla che resterà per sempre associata al simpatico mascalzone nella mia testa, bensì the very first soundtrack Planet O (ooooooooohhhhhhhhhhhhh). Ma quella è un’altra storia o meglio, un’altra canzone … che forse farò a pezzi, ma forse no, già con Adele ho giocato di reazione. Vedremo, chi vivrà vedrà. Su questa canzone dico che vive di bellezza propria, come dici tu: non è bella solo perchè è la sigla di Lupin, e neanche perchè le immagini della sigla finale erano meravigliosamente abbinate alla canzone (macchina che corre sulla spiaggia stagliata sul sole al tramonto). E’ bella anche così, ascoltata in cuffia in un ambiente asettico, impersonale ed illuminato da luci al neon. E’ una canzone con una grande dignità, anche se da qui a dire che il liscio mi piace… no, non ce la faccio ma mai dire mai. Magari il giorno che i Metallica cederanno all’età e diventeranno The Knights of the Ballroom Dancing io sarò là, in mezzo al mucchio, a pestare i calli a qualche innocente. Nel frattempo… e bravo Alessandro!
questo è un commento o una recensione della recensione ?!?!?!?!
hai ragione, la sigla! nella fretta me n’ero dimenticato.
quell’auto (solo ogni tanto, magistralmente, senza esagerare e banalizzare il…gesto) passava su dei piccoli dossi restando leggiadramente in aria.
Non una grande cosa in sè….solo pura poesia animata (l’avrei guardata per ore).
Grandissimo Alessandro!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti ringrazio per aver censito un pezzo che viene incontro alle mie capcità mentali.. e che centra in pieno i miei gusti!!!!!!!!
Questa, come altre sigle “dell’epoca” racchiude nel testo un riassunto del personaggio… cosa che hai giorni d’oggi è stata di gran lunga dimenticata… (citavi gust’appunto anche Lady Oscar…)
Complimenti davvero per la recensione e per la chicca tecnica che non manca mai 🙂
Una cosa… se per te questa sigla è coraggiosa… Planet O come la giudichi???
P.S. potete fare una sezione del blog dedicata alle sigle dei cartoni???
…”Planet ‘O” la considero molto, molto cool (forse anche di più – quella sì che mi dà la carica, Valeria!! – anche perchè molto più vicina ai miei gusti) ma è secondo me un caso quasi incomprensibile (fortuna per noi, questa volta) di pressapochismo all’italiana.
Nella mia testo credo che ‘in quell’ufficio’ tanto tempo fa sia successa una cosa tipo: “ehi, hai una canzone pronta? c’è da finire la sigla di questo cartone giapponese”.
Detto fatto.
Solo che la canzone non solo non ha nulla a che fare con Lupin e soprattutto il testo ha qua e là riferimenti a pratiche SADOMASO….
Naturalmente, tutto bene, noi italiani l’inglese non lo conosciamo quindi nessuno pose il veto nè prima nè dopo.
E poi erano in quel periodo tutti occupati a crocifiggere Goldrake.
….ma questa è un’altra storia (“a mille ce n’è”).
E’ vero, Planet O è porno soft sado maso…. machissenefrega. E poi io al pressapochismo all’italiana sono assuefatta, la canzone mi piace, e non mi importa se ce l’hanno appiccicata lì assolutamente a caso. Meno male lo hanno fatto, non l’avrei mai conosciuta altrimenti. E rispondo anche a Giorgio: il mio era un commento, non una recensione della recensione. Poi non ho capito… solo Alessandro può tirarla per le lunghe? E poi io scrivo tanto, nella speranza che di far credere che scrivono in tanti 🙂