GIRLS IN HAWAII | Bees And Butterflies

000193Eccola, finalmente, la mia ‘big thing’ personale.
I nuovi sacerdoti, come li ha definiti Valeria, sono la prova della mia monotematicità musicale degli ultimi 5 mesi.

Grandi sorprese, deragliamenti musicali? Beh, il post precedente era un tentativo di spiazzare chi (del condominio) si aspetta dai miei ‘carichi pesanti’ il solito mood malinconico.

Ma, ahimè, le Api e farfalle cattive sono solo una prima versione di “Bees and Butterflies” (che a me piace comunque molto) surclassata in bellezza dalla versione acustica ufficiale con gli occhi bassi e il solito mood…abbattuto dei miei frammenti.

Non immalinconitevi! L’importante è che, di qualunque opinione siate, non perdiate il milligrammo dell’interesse che vi ha portato qui e che proseguiate nel leggere la Santa Messa.

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DEPECHE MODE | Photographic

Per gennaio avevo promesso strazio e cordoglio, e invece, da quell’insopportabile DONNA che sono, cambio improvvisamente idea ma  la spiegazione di questo voltafaccia convincerà anche i più esigenti: perché si!

Date in premessa tutte le spiegazioni del caso, passo ad introdurre il gruppo: i Depeche Mode, che non è che abbiano poi bisogno di chissà che presentazioni…. TUTTI li hanno sentiti nominare e TUTTI conoscono almeno una loro canzone (facilmente ben più di una).  Decenni di attività, successi, eccessi e tragedie e la capacità di venirne fuori sempre con onore ne fanno una band inossidabile senza per questo avere mai assunto lo status di  “vecchi dinosauri”, anzi… agli esordi innovatori  alfieri dell’elettro-pop, negli anni hanno tenuto duro (con gli obbligatori aggiustamenti che derivano dall’esperienza e dall’evoluzione dei gusti) confermandosi, in un certo panorama musicale, come un gruppo che ci ha visto giusto quasi sempre.

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A-HA | Butterfly (The Last Hurrah)

In questo post spezzerò una lancia per gli A-Ha creando un ponte (lungo? no,  più lungo) tra loro e altre due band, oserei dire, leggendarie.

Mi farete a pezzi ma, fiero e spigliato io, come e più della ‘ragazza che limona sola’  (altra leggenda gli Elii, e minaccio di parlare del ponte tra loro e i Vianella in futuro, in caso ne avessi ancora uno), affronterò la prova che, ben conscio delle evidenti difficoltà a cui andavo incontro, avevo in un primo tempo pensato di intitolare “Il Ginepraio”.

Ebbene: gli A-Ha sono tra le band più sottovalutate di sempre.
Lo penso da qualche centinaio di mesi ma lo dico colpevolmente solo ora che almeno siamo in due, avendo saputo di una dichiarazione simile di “the Edge”, più conosciuto come Sua Maestà Imperiale, divino Maestro pizzicatore di corde, degli U2. Continua a leggere