TRACEY THORN – Tinsel and Lights

tinselandlights“You said I’m so cold I can’t remember my name, and I said the same”

Un giorno ti svegli, e tutto diventa più difficile: finestre appannate, la vista pure, anche con gli occhiali, il parabrezza dell’auto da sbrinare che ti fa perdere i cinque minuti che già non avevi perchè in ritardo di dieci.
I più acuti si chiederanno il motivo di questa mia idiosincrasia per le superfici vetrate.
Io odio l’inverno.
Semplice, banale, lineare: nemmeno la soddisfazione di essere tra quelli che odiano l’estate – tanto dura poco – o la mezza stagione che, com’è noto, “non c’è più”.

Ecco, sono già in configurazione Natale, o meglio pre-configurazione: quel passaggio obbligato che è l’aggravante alla mia avversione per il freddo e che ha il suo picco nella settimana di metà dicembre, quella in cui – colpa mia – non sono ancora in modalità “Natale” quando invece fuori è tutto un gregge che corre di qua e di là a comprare “qualcosa“, mentre vorrei solo poter avere un microfono gigante per urlare amplificata la mia disapprovazione “…ma dove cacchio andate???”.

E invece, vuoi che sono sempre in anticipo sui tempi – un microfono così grande ancora non esiste – vuoi che poi anch’io entro nell’ordine di idee che ci sono (alcune) cose ben peggiori, finisce che poi mi riascolto le musichedinatalechemipiacciono… e alla fine un po’ mi ammorbidisco e tutto riprende a scorrere. Continua a leggere

ADELE | Set Fire to the Rain

(A questa canzone il merito di avere dato il ‘la’ all’idea di questo blog)

Provate a pensarci, è vero o no che il panorama musicale ci propone sempre più spesso belle voci ‘e basta’ ?

E’ vero.

E come sugli aspirapolvere insegna il manuale del venditore porta a porta (a ogni dimostrazione  si deve mostrare ogni più piccolo e insignificante accessorio) probabilmente anche per ‘creare da una bella voce un’artista di successo’  ci sarà una guida infallibile da seguire a cui – per semplificare – accollerò tutte le colpe: per ogni disco, canzone, strofa, ponte, inciso che ho ascoltato, in cui  passare semplicemente dalla ‘nota A’ alla’nota B’ sembra essere vietato. Dove la ‘nota B’ diventa una luce alla fine del tunnel, quasi un miraggio, raggiungibile solo dopo un tripudio di note e notine accessorie squittite dall’ugola d’oro di turno. Continua a leggere