Detroit rock city | Kiss

Mi sono accorta quasi con sorpresa che, a dispetto della mia anima rock se non addirittura metallara, i brani che più spesso mi vengono in mente da pubblicare (previa frammentazione) sono quasi tutti alquanto strazianti, intensi, SENTIMENTALI.

Ben ciò, basta qua. O meglio, urge diluire tutta questa saccarina con un po’ di sano casino altrimenti vi indurrò a credere che il mio profilo musicale abbia delle somiglianze con quello personale e da qui a pensare che io sia una piaga il passo è breve. Quindi oggi, per sviare le vs. intuizioni sulla triste verità, vi “puppate”  Detroit  Rock City dei Kiss (dall’album Destroyer).

Cari i miei ometti (i Kiss intendo), con gli zepponi e le maschere e tutto il resto. Vi avverto, non riuscirete a farmeli piacere meno prendendoli in giro per il loro look, criticando la deriva “pop metal” degli ultimi successi e quant’altro vi venga in mente. Se alcune canzoni e alcuni cantanti continuano a piacermi anche dopo la lettura dei giudizi di Onda Rock (v. sotto) vi posso assicurare che al cuor non si comanda mapersulserio e quindi  anche  i Kiss di questa canzone non si toccano.

Inciso su Onda Rock: siete mai andati a leggervi qualcosa lì? Ragazzi! Sono bravi e preparati, proprio tanto… ma sono TROPPO severi. Insomma, al mondo siamo circa 6 miliardi, centinaia di migliaia di persone fanno musica da secoli e io non credo sia umanamente possibile avere sempre e dopo ancora un tocco nuovo o evitare che la nostra canzone assomigli un po’ ad un’altra (in fin dei conti le note, come sapeva bene anche Big Luciano,  sono solo sette nevvero???). Per cui grazie ragazzi, ogni volta ne so sempre un po’ di più … ma è proprio necessario farmi sempre sentire una merda perché mi piace certa musica? 🙂

Chiuso l’inciso su Onda Rock, avanti tutta con Detroit Rock City: io non sono riuscita a capire se questa canzone è stata scritta per il film, o se il film (storia di quattro ragazzi che ne combinano di cotte e di crude pur di andare a vedere un concerto dei Kiss) abbia preso il titolo dalla canzone (credo sia vera la seconda). E chi se ne frega, dopotutto. Il frammento è la parte iniziale, e se voi, dopo averlo ascoltato (vi prego, a volume ALTO), non vi siete tolti gli occhiali, sciolti i capelli e non avete cominciato a saltare sul posto forse questa canzone non fa per voi  (e non vale fare i furbi perché magari non avete gli occhiali e non vi siete fatti uno chignon oggi…. Saltare ragazzi, saltare! Sennò, aria, sciò, circolare).

L’inizio spacca, chitarra, batteria, tutto. Poi parte la voce (fastidiosetta eh?!) e in fine di frammento sentite il giro di basso? Ora io, non avendo suonato più del flauto per qualche imbarazzante momento alle scuole medie, non vi so dire se il basso in questa canzone è suonato in maniera elementare o eccelsa. So solo che lo sento, e mi rimbomba nello stomaco e mi accelera il battito del cuore, e mi fa venire voglia di fare casino… Se mi dite che è tanto facile farlo anche da soli, oggi pomeriggio vado a comprarmi un basso.  Ma anche no: forse faccio prima ad andare sul blog Soloframmenti, costa meno, è più veloce, le canzoni sono belle e poi ci sono due fighi della madonna che scrivono!

Il mio voto alla canzone: 5 stelle

Il Frammento:

Il link al brano completo

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8 risposte a “Detroit rock city | Kiss

  1. Pingback: AC/DC | Thunderstruck | Solo Frammenti

  2. Beh, il luogo comune è che i Kiss si odiano o si amano.
    Tecnicamente non sono mai stati delle cime, il contorno kitsch può disturbare parecchio, ma sta di fatto che rimangono un pilastro su cui si fonda gran parte dell’hard-rock’n’roll a venire. Per me poi sono stati il primo contatto con la musica rumorosa, a dieci anni. E Detroit Rock City mi faceva saltare allora come oggi. Resta uno dei migliori inizi di concerto della storia, e dai.
    Cheers

  3. mi diverto quasi di più a leggere i vostri commenti e contro-commenti che le descrizioni dei brani! 😉
    In ogni caso: belli.bravi.bis!

  4. Avrei voluto tanto apprezzare questa canzone, ci ho provato ma…niente: non trovo nulla di intrigante, e neanche mi dà la carica: a parte il nanosecondo del ritornello in cui c’è un sussulto, il resto è fiacco, ma FIACCO DA MORIRE!
    La strofa è lì per ‘prendere il posto’ e non va da nessuna parte (e dove potrebbe, povera) aspettando che arrivi il ritornello a salvare capra e cavoli (e per me, non entrambi).

    Naturalmente, si sarà capito, sono meno predisposto di Valeria per questo tipo di musica, ma da non appassionato di hard rock ricordo che gli Whitesnake mi piacevano di più.

    • eh lo so, mi dispiace.
      ma un po’ come quello spot di qualche anno fa “la potenza è nulla senza il controllo”, per me questo pezzo è povero di idee e, potente o no, energetico o no, chitarre o no….è fiacco.

  5. il basso lo sento anch’io…..devo però ascoltarlo ancora per esprimere un giudizio e, anche se sul make up ‘moira-orfeiano’ avrei da dire molto, hai detto che non si può, quindi, con fatica, mi limiterò alla musica.

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