chi sono questi due

ALEX
Curioso, entusiasta e sensibile, Alex vive la giovinezza nel desiderio di diventare una rockstar.
Si scontrerà con la realtà e farà tutt’altro per troppo tempo, salvo poi pentirsi e cercare, mediando tra desideri e necessità, un’occupazione che lasci spazio alla creatività.

La musica (belga, inglese o norvegese non importa), ascoltare i suoni, farsi ‘chiamare’ dai frammenti…è questo il passatempo preferito, ma non l’unico: forse già prima, ma sicuramente da E.R. in poi, inizia ad appassionarsi alla serialità televisiva, che consuma spesso in versione originale, e che da allora occupa un rilevante posto nella lista di cose che gli piace fare.

Alex non ha mai abbastanza tempo libero per le cose che gli piacciono.
Ma d’altronde, chi ne ha?

________________________________________________________

cinemascopeVALERIA
Nasce nel 19xx in una cittadina che da allora in avanti continuerà a rimanere sconosciuta ai più … proprio come prima.

Nella vita reale ha due figli, lavora come contabile in una multinazionale, si affanna per lo scorrere del tempo ad una velocità insostenibile, è sana di corpo ma non di mente.

Nella vita parallela che scorre nel pozzo dei suoi desideri ama: leggere, guardare film, ascoltare musica. Ama le voci potenti e soffre quando vengono represse (questo fa sì che la sua amicizia con Alex – che ama i suoni ma non i rumori …. dice lui – scorra sul filo del rasoio).

Qualcuno ogni tanto le consiglia di scrivere; lei, per fortuna, in quei momenti è sempre afflitta da una penosa sordità, forse perché pensa che sia già stato tutto detto e scritto.
Siccome tutto è già stato detto e scritto (e meglio di come avrebbe potuto fare lei) è afflitta da “citazionismo compulsivo”, e questa potrebbe essere la chiave di lettura e la ragione stessa dei frammenti da lei selezionati.

________________________________________________________

AUTORI CO.CO.CO
collaborazioni, incursioni, guest e recurring star….semplicemente gli amici che quando vogliono e comunque in via del tutto temporanea contribuiranno con i propri frammenti, consci del fatto che – come da statuto del blog – i troppo bravi, che potrebbero oscurare i frammenti e le (mai troppo) evidenti capacità di scrittura dei due fondatori, saranno oscurati. Viva la libertà.

LA STEFI
Conclusasi ben presto la sua carriera di musicista, culminata in una penosa esecuzione pubblica di Symbolum 77 ad una messa cui il chitarrista di ruolo si era presentato tragicamente tardi, la Stefi  instaura con la musica un rapporto più maturo ancorché sempre appassionato.

Di orientamento decisamente pop, mantiene con la musica degli anni ’80, decennio che l’ha vista teenager tele- e radiodipendente (su, fate due conti, sì, ho quell’età lì), un rapporto viscerale. Nutre con coscienziosa regolarità la sua avversione per la musica jazz ma anche per i cori russi, il finto rock e  la new wave italiana: il free jazz punk inglese non l’ha ancora ben individuato ma così, a pelle, non le garba neanche quello.

Intimidita dal raffinato gusto musicale di Alex e dalla verve metallara di Valeria,  sosterrà con caparbia umiltà la causa del pop.

JOHNSON GREEVAX
La sua fulgida carriera di cantante, coltivata in tristi sale prove e messa in mostra in qualche squallido pub dell’hinterland torinese, raggiunge l’apice quando i Queen lo cercano per sostituire Freddy Mercury.
Lui purtroppo è in ferie e ascolta il messaggio in segreteria telefonica solo due settimane dopo, ma a quel punto è troppo tardi.

Devastato dalla delusione decide di appendere l’ugola al chiodo e abbandona la scena musicale internazionale.
Da allora si dedica all’ascolto intensivo dei più disparati generi musicali anche se ha un debole particolare per Springsteen, Mina e la musica degli anni ’70.

Di lui una volta Chuck Norris ha detto “Ho scelto di fare il Texas Ranger perché non potevo essere Johnson Greevax”.

38 risposte a “chi sono questi due

    • deliziati dall’apprezzamento, ci inchiniamo alla capacità (tua) di condensare in dodicirighe pensieri per niente scontati.
      Io in particolare (Alex), che per scrivere le mie sciocchezze non mi basta un Gigabyte, sono molto più che ammirato, come mi capita sempre per tutte le cose che credevo impossibili.
      Seguiamoci. A presto!

  1. Pingback: Non c’è due senza tre… « La versione di Johnson

  2. Pingback: DERIVA | Nowhere Land | Solo Frammenti

  3. Quanto rumore per un saluto con citazione a seguito.

    Non ho detot che Antonioni e Vitit hanno realizzato commedie, Antonioni comunque, se ti informi, una commedia a episodi l’ha anche realizzata.
    “I 3 volti”, classe 1964. 🙂

    • Non riesco a capire se ci hai teso un tranello o se sto per fare la figura della pignoletta… però la Vitti non fece mai commedie con Antonioni (credo che lui non sia proprio stato capace di fare commedie). Per cui o sotto sotto ci stai dicendo che le nostre presentazioni sono drammaticamente pesanti oppure … hai solo sbagliato nome! Propendo ottusamente per la seconda ipotesi, e ti ringrazio. Grazie! Seguici! Approfondiscici!

    • Non farci caso, Giuseppe.
      Sembra che Valeria se la prenda con te, ma è in realtà un raffinatissimo gioco di sponda per colpire il sottoscritto e puntare il dito sulla mia palese inferiorità – rispetto a lei – in quanto a conoscenza della cinematografia italiana (europea, internazionale, siderale) e sulla mia conseguente risposta precipitosa ed emotiva, ma non qualificata.
      Però io sono d’accordo con te, se l’avessero girato, sai che bel film sarebbe stato quello di Antonioni con la Vitti?

    • E dopo predichi a me “maledetta fretta”? Antonioni e la Vitti hanno girato dei film (anzi, la Vitti è stata la sua musa per lungo tempo) ma non hanno mai girato commedie, per il semplice fatto che Antonioni non girava commedie. Se vi sembro insopportabile, aggiungo come prova a discarico che:
      – non ho mai visto un film di Antonioni (con o senza la Vitti)
      – la mia è una cultura superficiale acquisita leggendo la pagina “Forse non tutti sanno che” della Settimana Enigmistica.
      Scusa Giuseppe, tu non c’entri niente 🙂

    • Non paio ma sono (moderatamente) furbo, quindi non fornirò altri appigli per aggravare la mia odierna caporetto.
      (Sì, però Giuseppe, anche tu, che ci fai litigare!)

  4. l’avanguardia e la tradizione…mix e check sound OK! Stay on tune! Ci farò più di un giro…di valzer o di hip hop su stò blog.
    Mi piacete di già!

  5. Vi seguirò con interesse, ragazzi, so già che ne vale la pena.
    Un abbraccio (di corsa ovviamente visto che anche a me il tempo non basta mai per fare le cose che desiderei…) 😉

  6. Ciao Alex, grazie per la visita e “I like” sul mio blog, proprio in un post a cui tengo parecchio. Complimenti per il vostro blog, credo che lo visiterò spesso!

  7. Grazie Alex per il tuo “I like” sul ficodindaio! Da quello sono arrivata a voi e mi sembra di capire che condividiamo un po’ lo stesso spirito “bloggesco”. Anche nella mia lista sono presenti serie tv e rock…e E.R. è imbattibile…

  8. “Alex non ha mai abbastanza tempo libero per le cose che gli piacciono.
    Ma d’altronde, chi ne ha?”

    Mi ci sono rivista tantissimo. Complimenti a entrambi per il blog, al di là del Cinema una cosa del genere avrei sempre voluto trovare il tempo (appunto!) di farla. Chissà che non succeda. 🙂

    Continuate a farci visita, e a presto!

    – Frannie

    • …e il tempo per fare le cose non c’è ancora. Quindi è necessario farsi violenza e agire.
      Sarà anche new age (ma io non lo sono per nulla), ma questa ‘cosa’ (http://www.collesantandrea.it/2010/05/pensieri-e-parole-4/) è di una verità impressionante.
      Leggilo, così anche tu ti dedicherai subito al tuo nuovo blog, che io visiterò.

      Continua a seguirci, sono felice che ti piacciano le cose ‘sin troppo verbose’ che scriviamo.
      Alex

  9. Semplicente stupende le presentazioni…interessantissimo il sito….vi seguirò molto volentieri !!!
    un caro saluto….e grazie ancora della visita !! 🙂

  10. Ciao Alex, anch’io da bambina sentivo fortemente il desiderio di
    diventare una cantante. Man mano che crescevo la voglia aumentava sempre più.
    poi un bel /brutto giorno ho smesso di sognare.
    La vita non aspetta, e i sogni svaniscono all’improvviso.
    Comunque ora canto lo stesso (per me e pochi intimi) strimbellando la vecchia
    chitarra della mamma

    Ti lascio un saluto di simpatia
    Gina

    • Ci si scontra sempre con la realtà, vero?
      Ma invece sai cosa credo?
      Che non sia mai detta l’ultima parola (in questo caso, l’ultima nota) e nell’attesa – sembra strano – si vive meglio.

  11. voglio urlarlo al mondo intero: sono commossa… un essere umano (Annj ovviamente… non Alex :-)) ci ha notati. Basta, posso morire felice. Anzi no, devo ancora partecipare a Velone. Ok, dipartita rimandata

Esprimiti! Lascia un Commento