LANA DEL REY | Born To Die – l’album

Di questa ragazza se ne sono dette “di ogni”, tanto che in questo articolo si potrebbe facilmente finire per parlare di tutto fuorchè della sua musica.

Correrò il rischio.

Lana Del Rey, che ti guarda dalla copertina del cd con il reggiseno rosso sotto alla camicetta bianca trasparente.
Lana del Rey, con le labbra a canotto e i capelli rossi alla Rita hayworth.
LDR (Lana Del Rey) di cui si raccontano frequentazioni recenti con Axl Rose (Guns&Roses) e meno recenti con Marylin Manson (brr). [per i fan di Laura pausini: poteteprocedete oltre, non entrerò nei particolari]

Avrete già tutti un’opinione ben chiara, come l’avevo anch’io. Un altro troione.
Una di quelle là, con l’occhio e la sigaretta obliqui che ancora prima che ti sia presentato ti hanno già preso le misure (tutte) e dato un voto (basso) perchè non solo non hai una pistola, ma non hai in tasca neanche un accendino.

Finchè….. non la vedo ospite alle Invasioni Barbariche.
E lei ti arriva con un tubino blu – che avrei strappato a morsi – sobrio che di più non si potrebbe, così affascinante che le perdonerei cose inaudite, tipo le ballerine che indossava ai piedi [precisazione personale  non richiesta e per questo presente: le ballerine sono le scarpe più insulse di sempre, avrebbero reso goffa anche Audrey Hepburn. A questo punto meglio i calzini antiscivolo]. Diversa, diversissima!!! Labbra siliconate sparite, sguardo dimesso e quasi spaesato che quasi ti viene da chiederle dove abbia mai dimenticato il vassoio con i caffè che avevi ordinato.

Allo stupore della Bignardi sulla poca propensione a ‘tenere la scena’ durante l’intervista (sedurre gli spettatori, giocare con il microfono cono gelato) la bella Lana aggiunge candidamente “Parlo poco perchè penso di non avere molto da dire”. [stupore!! battuta studiata? chisseneimporta].
Poi due parole sui testi delle canzoni che, come punzecchia la Bignardi con  sedicimila occhiolini e allusioni che pareva una scolaretta con la gonna troppo corta, sono scritte da chi la vita se l’è spassata davvero [su questo sospendo il giudizio, ma finora non ho  letto nulla di così esplicito e dalla Bignardi questo molto stupore per nulla non me l’aspettavo. Mentre espliciti sono invece i video, sempre con un tipo tatuato così badboy che solleticherà qualche fantasia femminile e altrettanti ringraziamenti maschili per le sperimentazioni notturne]. Lei sorride e ammette che, sì, una volta è stata una bad girl, ma da 8 anni è una brava ragazza [oggi ha 26 anni, quindi ha fatto goganga – come diceva mio nonno –  solo da minorenne….)

Bene cari amici, ora parliamo di musica, anzi di musica e amore perchè io ora sono nel pieno dell’innamoramento per questa artista: della sua musica, della sua voce e anche di tutto il resto.
Quindi se c’è lei la mia vita è (per ora) con gli occhiali rosa, c’è speranza per la bella musica e la bella stagione… e altre banalità da sala d’aspetto del dottore.

Sala d’aspetto del dottore: a proposito di questo, vi voglio nutrire anche di questa storiella proprio di un paio di giorni fa, quando – ammalato con 38.5 di febbre – mi sono diligentemente presentato alle 7.50 per poter avere la grazia di essere visitato alle 11.30 (il medico ha confermato la mia tonsillite e congiuntivite. Ho aspettato una vita ma almeno poi ho avuto la mia bella e guadagnata soddisfazione).
Comunque, nei vari deliri ascoltati si è distinta un’interminabile arringa di una vecchia sapientona che lamentava la nulla scarsa considerazione che il comune ha delle persone (in realtà di una sola: lei).
L’argomento era la musica
, in quanto questa settimana (qui da noi lo si fa  ogni volta che venere passa davanti al sole, per farvi capire la frequenza) ci sono stati due/tre concerti nelle vicinanze della casa della signora che continuava a vomitare particolari del suo disagio e, confondendo il mutismo di nascosta disapprovazione dei presenti per una platea incantata, ha avuto il suo quarto d’ora e se l’è preso tutto, incurante della mortificazione dell’ultimo arrivato – in conoscente che ha fatto da miccia – che constatava quanto possa essere pericolosa una piccola frase tipo “Come stai”.

“E’ da tre notti che non dormo” ,” Hanno aggirato le leggi per alzare i decibel” (si era anche informata, non male, se tutto questo fosse vero) e…..avete capito.
Io lì, molto sofferente, inoltravo tutte le mie preghiere al Papa (quello vero, non l’attuale) ma ero sempre più inviperito… finchè non ce l’ho più fatta e le ho dato ragione. HA!!!!!!
“Sì signora, dormire tranquilli è un diritto di tutti e per certi versi sono d’accordo con lei. Eliminiamo allora anche tutte le campane (vere o registrate) che suonano ogni giorno nel mese di Maggio, e soprattutto quelle delle messe domenicali, unico giorno in cui io potrei dormire un po’ di più.”

L’arringa si è così bruscamente interrotta e io, capo piegato, sono tornato alle mie sofferenze, ma la signora ha armeggiato un po’ nella borsa e oggi gli occhi mi fanno ancora più male.

[Pronto? Chi sta cercando? Il maestro di Haiku? Oggi non c’è]

Torniamo al mio innamoramento di Lana Del Rey. Sono in grande, grandissima, siderale difficoltà perchè l’album è colmo fino all’impossibile di brani interessanti e tutti con uno o più frammenti che mi stanno estasiando nelle ultime settimane, motivo per cui ho pensato di riassumerli (la parola non mi è molto congeniale) tutti in una volta.

Innanzitutto, la bella Lana è coautrice (applauso) e co produttrice  (applauso con lacrima) di tutti i brani, cantati da dio con una voce tentatrice e lasciva (molto alla Shirley Manson dei Garbage, che mi piaceva da morire) e così sensuale che veramente fa venire brutti (o belli, dipende dalla prospettiva) pensieri.
A dire il vero è una raccolta molto omogenea – in un certo senso tutte le canzoni nei suoni si assomigliano – tanto che faccio ancora fatica a musica spenta ad assegnare alla giusta canzone il frammento che sto canticchiando. Ma che sarà mai! Chiamiamola coerenza del progetto, in fondo basterà ascoltarlo sempre (o forse solo più spesso) e tutte le tessere del puzzle andranno a posto.

Mi piace molto lo stile di Born To Die: un pop molto…cinematografico, dalla scrittura leggiadra, a volte così leggero da avvicinarsi allo sciocco, ma sempre prodotto (suonato) in modo sopraffino con una base di trip-hop sommessa ma sempre presente con un risultato sconcertante: un disco dal sapore classico [nel senso di recupero dello stile anni…50?] ma modernissimo, coraggioso e non incasellato in schemi già sentiti milioni di volte (indie, infatti) con un qualche cosa che non ho ancora decifrato completamente, ma che mi fa dire “gotico” “gotico” “gotico”, per via di un costante senso di oscurità che aleggia in ogni traccia del disco.

Non ci sono accordi strani, o almeno che siano così curiosi da aver attirato la mia attenzione, ma tutti i giri armonici sono belli, ma proprio belli, un parco di divertimenti per chi, come me, va a cercare il crescendo nella strofa che sfocia nell’inciso. Qui c’è n’è per tutti: strofe, ritornelli e anche degli ottimi bridge come quello di Summertime sadness di cui sono da settimane rapito [punto di ascolto 00.52].

Il brano che mi piace meno nell’album lo definirei solamente “bello”, gli altri sono tutti spanne sopra, certamente un piccolo miracolo dietro l’altro.

LDR è al primo vero album  (ma ce n’è un altro precedente, uscito sotto un altro nome, per ora tenuto nascosto come foto osè scattate in gioventù) ed è esplosa nell’ambito indie l’anno scorso con un video amatoriale (chissà se è vero) del brano Videogames, postato su youtube che ha dato il via al fenomeno con un boom di accessi.

Marketing o no, Videogames è una song spettacolare, forse una delle cose che tra 10 anni resteranno ancora impresse nella memoria di molti, con una bella strofa e un ritornello emozionante che piace tanto anche  alla mia bambina che sostiene abbia similitudini con la canzone guida del cartone Arrietty (piccolina, anche lei ha il cromosoma dei frammenti, sono di certo il suo padre biologico allora).
Nel giro di qualche mese è uscito un altro singolo (Born to Die) poi l’album e ora un altro singolo (Blue Jeans) di cui anche lì non ho trovato cose così forti nei testi, ma le immagini del video non credo lascino dubbi.

Una scoperta, la rivelazione dell’anno, il mio amore musicale per i mesi a venire.
Ma non la pensano tutti allo stesso modo: i fan della prima ora che la credevano un’artista indie, con la chitarra sempre appresso e senza una lira, hanno un po’ voltato le spalle al fenomeno molto più popular esploso più tardi.

Ma è – musicalmente – così importante sapere se questa è una sfigata con le calze smagliate e le ballerine? (non lo era neanche prima, il padre pare sia un milionario).
Io che, pur flessibile, credo di avere sempre un’opinione che non mi tengo mai per me, penso che se il messaggio musicale è forte (e questo lo è di certo) allora tutto il resto passa in secondo piano o sotto il tappeto.
E sono contento, perchè questa ragazza oggi mi piace ancora di più  – non solo perchè è una gnocca imperiale – e, pur non buttando per ora la maglietta con la scritta “Lana del Rey naked” che ho sempre nascosta sotto la camicia, ora indosserò solo quella con “Lana Del Rey“.
Se lo merita.

5 stelle

I frammenti

Videogames
Tutto l’inciso. ascoltatelo e tenetelo a mente. Se ne parlerà per molto tempo.

Born to Die
Strofa lasciva e inciso serpeggiante con guizzo finale e chiusura repentina e definitiva  (“siamo nati per morire”)

Summertime Sadness
Tutta bella questa canzone, forse la strofa molto più dell’inciso. Ma il voto è al massimo perchè  il bridge a 00:52 trova il mio punto G e, a ogni ascolto, anche altre lettere dell’alfabeto.

Million Dollar Man
Un pezzo denso di stile ed eleganza d’altri tempi. Bella la strofa, meraviglioso il passaggio lunghissimo che sembra il ritornello (“I don’t know how you…”) che invece verrà dopo, con un’ulteriore apertura. [estate.giornata di sole. ferie.finestrino aperto. questa canzone. cantaare. anche per questo la vita merita di essere vissuta]

Blue Jeans
Ho gia detto lasciva? allora dico maliarda. Strofa molto bella, ritornello un po’ meno. Atmosfera Twin Peaks.

I video ai brani completi


34 risposte a “LANA DEL REY | Born To Die – l’album

  1. Pingback: Lana Del Rey: “Born to die” | In Bocca Al Lupo Express

  2. Pingback: SCHMIDT | Black Roses | Solo Frammenti

  3. Pingback: LANA DEL REY | Young And Beautiful | Solo Frammenti

  4. Pingback: LANA DEL REY | Gods And Monsters | Solo Frammenti

  5. Ho atteso molto tempo per commentare, e ti spiego perché. Ho ascoltato “Born To Die” dopo averti letto, e all’inizio ho avuto sensazioni positive. Poi l’ho un po’ lasciato da parte, un po’ perché lo associavo a sonorità diverse: hai presente quando pensi ad un disco che non conosci troppo bene e ti viene in mente qualcosa di SIMILE? Ecco, a me veniva in mente qualcosa che non mi entusiasmava, quindi non lo ascoltavo mai.

    Un mesetto fa, poi, l’ho messo sul lettore mp3 mentre tornavo a casa in autobus. Più abbandonato! Fantastico, continuo, originale, bellissimo! Troppo pulito? Forse, ma chissenefrega! E malinconico il giusto, cosa che qui apprezziamo tantissimo. Quindi grazie per averne parlato, altrimenti probabile che me lo sarei perso!

    Ah, una cosa: il ritornello di “Carmen”! Quanto è BELLO il ritornello di “Carmen”?

    • l’unica nota stonata per me rimane la scelta di national anthem come ultimo singolo: e carmen? e summertime sadness? e…MILLION DOLLAR MAN????????
      io lo sto ancora ascoltando ed è sì un po’ troppo patinato ma è, se vogliamo proprio dirlo, l’unica pecca che si può sollevare.

      proprio oggi mi sono avvicinato alla versione deluxe, con 7-8 nuovi brani tra cui il nuovo singolo “Ride”. Il singolo carino, con un certo fascino….il resto per ora mi pare dimenticabile, purtroppo.
      ma non importa, viva “born to die” original version e grazie a te per esserti ricordato di dare il tuo feedback…meditato. grazie davvero!!! [..e ascoltati i midlake, non hanno le labbra a canotto ma…non fermarti alle apparenze!!]
      alex

  6. L’ho scoperta ascoltando America 24, ed é un pó che mi tiene compagnia nel caldo dell’ estate, almeno finché non mi ritornerá la nostalgia per qualcos’altro.
    I recenti outfit sono legati al marketing perché essendo la nuova testimonial H&M deve un pó calarsi nella parte. Hanno appena iniziato a tirare fuori i cartelloni pubblicitari, pochi giorni e non potrai prendere un bus in mezza Europa senza la faccia di Lana Del Rey sopra di esso.

    • …”non potrai prendere un bus in mezza Europa senza la faccia di Lana Del Rey sopra di esso.”

      Salviamo il pianeta, lasciamo l’auto a casa, tutti in autobus, allora.
      Non vedo l’ora! 😉

      Grazie per la visita.
      a_

  7. 10 giorni dopo blue jeans e born to die continuano a far parte della mia play list.
    La prima la ritengo molto più gustosa. Born to die non mi prende abbastanza.
    Comunque ancora non formulo un giudizio, sto mettendo ordine alle emozioni.
    E già il fatto che ci siano delle emozioni evidenti è un bel segno!
    Ascolterò meglio anche il resto.

    • il fatto è che, a parte norah jones, la musica troppo pulita tende a stancarmi. Quindi non mi illudo. Mantengo questo “work in progress” che mi spinge ad ascoltare ancora.

  8. Totalmente daccordo per la storia del tubino blu e dei morsi (sopratutto dei morsi). Anche io l’ho vista esibirsi dalla Bignardi e in effetti per come l’hanno dipinta i media mi aspettavo qualcosa di diverso, era molto tranquilla, quasi come se l’avessero svegliata in studio, dato un microfono in mano e detto “vai, canta”. Meno chiaro è perche l’abbiano fatta cantare a mezzanotteequaranta per tre secondi tre. Misteri televisivi. Detto questo, non entro nel merito del disco perchè non l’ho comprato, posso solo dire che per quelle 3/4 canzoni che passano in radio c’è molto di peggio in giro e – ora come ora – molto poco di meglio (almeno di quel genere). Ben venga una che rompe gli schemi nella maniera più elegante possibile (e non è facile), che ha una voce particolare – oltre che una bella presenza – e soprattutto non banale. Spero solo che non si bruci troppo presto.

  9. Bellissimo l’inciso di Born to die. Cantante che non conoscevo (sono fuori dal giro contemporaneo da parecchio, ormai, continuo a loopare sui miei “vecchi”, a parte i Muse che fra poco saranno vecchi anche loro) con una voce pecualiare. Non l’associo a Shirley Manson, interprete che adoro in tutti i sensi (l’ho guardata/ascoltata per ore cantare Queer o Milk quando ero giuovine) mentre come timbro mi ricorda un pochino Patti Smith, meno energica e più sensuale indubbiamente. Anche se, noto ora mentre finisco di ascoltare gli altri, in alcuni casi ha qualche eco di Suzanne Vega. Di questo passo le dirò tutte. Diciamo che adatta molto il registro al brano, di volta in volta: è talento anche questo.
    Propongo l’inserimento del tuo blog nella categoria “pubblica utilità”…

    • Caro adepto n. 16345 di Lana Del Rey, noto con piacere che la ragazza possiede una qualità trasversale: non passa inosservata, nel bene e nel male.
      Io sono sempre nel pieno dell’infatuazione e attendo il caldo per aprire i finestrini e cantare a squarciagola tutti i ritornelli di questo disco (che poi non sono mai dei ‘pigolii’ quindi risultano cantabilissimi anche a noi maschietti) e raggiungere quindi il Nirvana (musicale).

      Sulla proposta dell’inserimento dei nostri deliri nella categoria pubblica utilità, forse esageri (forse…ma non approfondiamo, va’), ma ti ringrazio di cuore.
      Torna a trovarci, a presto.

    • mah, vedila così. Se non sei “del mestiere” e non segui regolarmente i vari canali musicali, come facevi quando eri studente, diciamo così, è un po’ difficile tenersi un minimo aggiornati su quanto c’è di buono da ascoltare in giro. La vostra è una buona risposta a questa esigenza, anche solo per la selezione e la pubblicazione dei frammenti più significativi. Mi hai detto niente.

    • Del tutto non richiesta, mi inserisco anch’io per ringraziarti. E’ bello vedere che non è toccato tutto e solo a Lana Del Rey (della quale sono ancora infatuatissima)

  10. Bravo Alessandro; chapeaux!
    Ascolto questa “ragazzina” travolto da emozioni che coccolano le orecchie e risvegliano sopiti ardori nell’immagine di un reggiseno rosso.

    MUSICA E’ POTERE! Musica come medicina per anime aride.

    Raramente (leggi: mai) mi sono trovato daccordo con te e le tue opinioni (musicali, ovvio), ma questa volta è diverso.
    Dolce è la considerazione nel trovare un punto di contatto nella nostra decennale amicizia.

    • Lieto, lietissimo che il reggiseno rosso (e tutto quello che c’è… dietro – in ogni senso – ), ti siano piaciuti.
      Non garantisco il risultato con altri colori e modelli ma direi di darle una chance: la ragazza è brava e se il reggiseno diventerà un problema….che se lo tolga!!!

  11. Il Cosmo trama perchè io l’ascolti, questa donna. Giusto ieri ho visto una sua foto in un giornale, elogiavano la sua mise al festival di Cannes, mi chiedevo chi fosse. Oggi leggo il tuo post. Due segni, devo ascoltarla con attenzione.
    Ad un primo ascolto mi piace Million Dollar Man.
    Appunto estetico: gnocca è gnocca, non dico di no, mi piace anche la pettinatura da Kim Basinger in L.A. Confidential, però quel gonfiore di labbra fa tanto Nina Moric, o no?
    nessuno ha più diritto di Viola Valentino a intitolare una canzone “Stronza”, con tutte quelle che le ha fatto passare Ric…

    • Ammiro la tua empatia al cubo per la sfortunata Viola Valentino (già era senza talento, senza più marito figo, poi…).
      Sull’appunto estetico “della Lana”, pur sapendo che al giorno d’oggi le labbra oggi non ce l’hai e domani sono a canotto, la versione Parietti della Del Rey mi faceva giusto orrore, quella con labbra normali ha scatenato tutti “i miei sì” descritti nell’articolo.

  12. Anche io in partenza per il concerto di Springsteen, non potevo però aspettare ancora per commentare il post: intanto l’ennesimo grazie per avermi fatto scoprire una ulteriore interessantissima proposta musicale.
    Avevo già visto il CD in un negozio che bazzico ogni tanto, ma devo dire che la copertina non aveva avuto il potere di attirarmi più di tanto. Contrariamente a te trovo che Lana sia una ragazza bella, ma non il genere per la quale farei follie. Invece, musicalmente parlando, è veramente assai interessante. Ho ascoltato l’intero album (alcuni pezzi più volte) e concordo in pieno sui giudizi che hai dato: davvero brava e con una voce molto particolare, quasi “ipnotica”.
    Difficile inquadrare il genere (gotico e dark non rendono la sensazione che provo ascoltandola), anche se concordo con l’associazione mentale che avete fatto con Twin Peaks (forse più “visiva” che non “sonora”), ovvero una sorta di superficie calma e pulita, quasi “fredda”, sotto la quale si agita però un nonsoché di torbido, per non dire “malato”. Insomma davvero una bella scoperta.
    L’unico dubbio effettivo che ho è sulla possibile “longevità” dell’ascolto, ma per il momento sono qui con “Summertime Sadness” in cuffia ed una gran bella sensazione.

    Bruce, sto arrivando!!!

    • Caro Marco,
      sarai già alle porte di San Siro.
      Ti auguro una fantastica serata all’altezza delle aspettative.
      Su Lana del Rey e la sua longevità io sono assolutamente positivo e accetterei quasi scommesse.
      Ma non mi importa diventare ricco (solita frase finta), la cosa importante è che le nostre passioni, anche momentanee, ci possano dare sempre… ‘la scossa’.
      Ecco, anche in due righe sono riuscito a fare il pistolottopseudo- new age.
      mi disapprovo.

      BUON CONCERTO!

  13. Allora, accontonando per un attimo il pur interessantissimo discorso di Viola Valentino, aggiorno il mio giudizio sulla bella Lana. MI PIACE DA MORIRE.
    Ale, non indovinerai mai… ieri sera un tipo interessantissimo mi ha prestato il cd (non vedo l’ora di restituirglielo per poterlo rivedere), e fino ad ora l’ho potuto ascoltare parecchie volte, anche se la mia tendenza a riascoltare “n” volte i brani che più mi colpiscono rende l’avanzata un po’ faticosa. Io non so se dipende dai miei cicli ormonali, dai quintali di adrenalina che ho in circolo a causa dell’imminentissimo concerto di Bruce Springsteen a cui io presenzierò (stasera, staseraaaaaaaaaa) ma niente, queste canzoni non mi danno nessun imput gotico, o dark. Avverto piuttosto una sensualità orientaleggiante, e mi si propongono immagini di tendine di perline che mostrano e non mostrano corpi sfocati, volti sudati… Tutto questo mi fa venire voglia di accompagnare l’ascolto con movimenti da danza del ventre. A questo proposito, vi invito tutti ad ascoltare Off to the races e provare a mantenere fermo il bacino (vi avverto, non scommettete sulle vostre possibilità di riuscita).
    Molto bene, grazie di nuovo, evviva i pieni di novità energetica.

    • pur non rinnengando la “goticità”, concordo quasi in pieno con le tue aggiunte.

      che bello, siamo ancora in tempo per diffondere il virus lana del rey prima che lo faccia la televisione (si tratta di poche settimane, secondo me l’esplosione ci sarà all’inizio dell’estate).

      Valeria, goditi la giornata! ogni concerto di queste dimensioni è un momento così particolare che anche se facesse tre ore di rutti uscireste comunque soddisfatti.
      io al meazza andai solo una volta seimila anni fa a vedere i duran duran (biglietto gratis offerto da una mia compagna di classe che non sapeva con chi andare).

      sono proprio contento per te (e per le tue amiche), cercate di non essere troppo serie (o è una raccomandazione inutile?)

    • dopo un giorno devo già dare una limatura al mio giudizio. Interessante voce, piacevoli atmosfere, ma credo che sia di quel genere che in poco tempo può stancarmi!
      Non credo che rimarrà fra le hits della mia vita.

    • mi spiace averti deluso…
      però, pur riconoscendole doti vocali non comuni e pur apprezzando quello che ascolto dalla sua voce, mi manca la voglia di andarla a cercare. Se avessi un suo cd in auto credo che dopo poche settimane mi stancherei di ascoltarlo.

      Vado, stasera mi concedo uno Stefano di Battista live…
      buon sabato sera

  14. Non l0pavevo mai presa in considerazione. Avete introdotto nella mia vita una novità che sto attentamente valutando

  15. Ma ciao tesoro!!!!
    Sono felice di molte cose: che la malattia non abbia avuto la meglio su di te (sono un po’ meno felice invece dello stato di salute della signora in sala d’attesa), di leggere questo tuo post (sono saliti dal piano interrato per capire il motivo delle mie risate … l’autrice di esse era invece nota) e … di ascoltare queste canzoni MERAVIGLIOSE.
    Bravo Alessandro, bravo bravo bravo bravo bravo bravo bravo… come sempre.
    Per la seconda volta consecutiva (Robin Gibb non lo considero) mi comprerò un cd dopo averti letto.
    E brava Lana Del Rey…. così giovane e già così apprezzata e apprezzabile. E io pure mi unisco al coro, e approvo tutto: il reggiseno rosso, i video ammiccanti, la voce non solo bella ma … sensuale e anche qualcosa di più e ovviamente, last but not least, le canzoni. Le mie preferite, ad un ascolto parziale, al momento sono Videogames e Million Dollar Man.
    Mi sto sforzando di dare un nome all’atmosfera che aleggia sopra, sotto e tra le canzoni e che tu provi a definire gotica ma che a me non suona così… A me evoca altre immagini, che hanno più a che fare con la seduzione torrida che con Twin Peaks, e sinceramente … preferisco 🙂
    Unico rammarico, al momento: non essere lei.

    • Che la definizione sia solamente DARK? Non so.
      Comunque, ero quasi certo che ti sarebbe piaciuta “la Lana”.

      Ma la notizia è un’altra. E non dirmi poi che chiedere non serve mai a nulla, fiato sprecato etc.
      Finalmente, probabilmente grazie a te, l’8 giugno esce il nuovo singolo di Viola Valentino [notizia di oggi].
      Titolo: STRONZA!.
      ODDIO, che se la sia presa? Valeria, CONOSCENDOTI, quante volte le hai scritto????

    • No no, neanche dark (per me almeno).
      Alla Viola ho scritto il giusto, poi tu dirai: il giusto per chi? A questo punto si apra il dibattito! 🙂
      Comunque è veramente cara, tornare dopo tanti anni, e dedicarmi il nuovo singolo… I love her madly

Esprimiti! Lascia un Commento