DERIVA | Nowhere Land

Ehm…la volta scorsa non sono stato completamente sincero. Ho lasciato intendere che il mio compleanno fosse imminente (imminentissimo) quando invece non lo era.
Roba forte. Grandi rimorsi.

In queste settimane mi sono quindi affiorati strani pensieri sulla correttezza, tipo le  scale mobili in Inghilterra dove tutti (gli inglesi) restano a lato per far passare chi ha fretta,  l’integrità (bla bla bla…e altre cose che vi risparmierò), e mi sono girato e rigirato nel letto finchè ho deciso di chiarire questa situazione ‘forzaitaliana’ in cui sono stato equivocato a causa di un malinteso e per colpa della stampa malevola.

Ebbene, è oggi.
Peggio, è un altro anniversario del mio 30° compleanno! E non è di quelli facili  perchè – ulteriore aggravante – di quelli multipli di cinque, in cui i già predisposti come me non solo fanno il ‘bilancio’  (che quello si fa ogni anno, of course) ma anche la verifica del piano quinquennale appena terminato per, appunto, verificare, prendere la matita rossa e segnare, segnare, segnare.
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OF MONSTERS AND MEN | Little talks

Ah ragazzi… che belli che sono stati i mesi di maggio e giugno.

Maggio allietato (anche se Ale direbbe funestato) dalla mia festa di compleanno. Chi c’era ha saputo oltre ogni ragionevole dubbio che mi sono divertita e commossa in egual misura, e per parecchio tempo mi sono sentita in stato di grazia, ammantata di gratitudine verso la vita che mi ha circondata di così tante belle persone. Qui e ora lascio pubblica testimonianza di affetto ai miei amici, e la canzone che posto oggi è dedicata a loro, per quanto non sia il classicone “L’amico è” di Baldambembo.

Cosa dire di giugno…. In giugno ho incontrato due persone, che mi hanno fatto stare bene in modi diversi ma ugualmente importanti. Il più famoso dei due è Bruce Springsteen, e il suo concerto  a S. Siro del  7 giugno 2012 è ormai archiviato nella mia memoria come una delle esperienze più positive e gratificanti della mia vita.  Consiglio a chiunque si trascini svogliato e sfiduciato per i corridoi della vita di assistere ad un evento del genere: vi troverete come me (più famosa come  cinica depressa che come groupie eccitata) a rilasciare interminabili e mai richiesti  resoconti entusiastici sulla performance dell’artista, a passare ore su Youtube a rivedere i filmati girati da quei gran fighi del Pit e in generale ad attaccare bottone anche nella sala d’aspetto del dottore pur di diffondere il verbo “Io c’ero, la prossima volta siici anche tu”. Continua a leggere

ZECCHINO D’ORO | Il Pianeta Grabov

Detesto i compleanni (i miei, tutti).
Non li ho mai festeggiati con leggerezza nè con il giusto grado di importanza (o forse sì?…); nè quelli numeri primi, neanche quelli divisibili per due o quelli di passaggio, figuriamoci la devastazione dei multipli di cinque.
Già l’inizio di quel mese mi infastidisce e mi lascia la sensazione di essere in uno di quei videogiochi in cui ti si chiudono le porte dietro e devi cavartela da solo, senza armi e con sole tre vite.
Che poi nella pratica è solo una, e allora forse è l’idea del miglio verde quella più più calzante: un percorso lungo trenta giorni che ti porta inevitabilmente al giorno dell’esecuzione o, almeno per uno molto poco serial killer come me che la cosa più simile a un essere umano che ho ucciso (seppure più intelligenti di certa gente che vedo in TV) sono le cavallette, più vicino a essa.

Quando non riuscii a non compiere trent’anni l’avvilimento fu tale che, convinto, andavo dicendo che il bambino che era in me era ormai irrimediabilmente… MORTO. Continua a leggere