FABRIZIO DE ANDRE’ | Preghiera in gennaio

Ho rimandato, ho temporeggiato ma alla fine ho dovuto affrontare questa canzone che mi aspetta da molto: Preghiera in gennaio  di Fabrizio De Andrè.

Affrontando essa mi cimento in una doppia sfida: parlare di Fabrizio De Andrè e della Grande Mietitrice.

Fabrizio De Andrè è il primo cantante italiano che pubblico in questo blog, e direi che va bene così. Ascolto molti artisti italiani e con il tempo arriveranno anche loro. Ma per De Andrè nutro una venerazione che ha poco a che fare con la musica, e molto a che vedere con la sua capacità di scrittura. Per chi lo conosce, inutile tentare di aggiungere qualcosa su di lui, hanno detto tutto. Per chi non lo conosce, solo un consiglio: non indugiate oltre, cominciate con l’antologia “In direzione ostinata e contraria”, che vi terrà magnificamente occupati per un bel po’, e ASCOLTATE. Dopo aver ascoltato STUPITEVI MA CREDETECI… è esistita una persona che riusciva ad affrontare certi concetti e certe storie come lo ha fatto lui: mai una forzatura e mai una parola sbagliata. Qualche risata (amara) è assicurata, personalmente il sentimento che mi pervade più spesso quando ascolto De Andrè è la commozione: La guerra di Piero, La ballata dell’eroe, Inverno, Ho visto Nina volare sono alcune tra le mie preferite.

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JEFF HEALEY BAND | While My Guitar Gently Weeps

Sapete? Sono un tipo strano.
Se sono triste ascolto musica triste, invece quando sono felice (ma anche quando sono ‘medio’) ascolto musica…triste.
Ed è un peccato, perchè sono anni che ho il cd single di Barbie Girl, comprato appositamente per non trovarmi impreparato in caso volessi ascoltare qualcosa di divertente. Ma quel giorno (quello di Barbie Girl, intendo) per fortuna non arriverà mai. Sto quindi pensando di venderlo. Il cd è nuovo, ancora incellofanato, credo anche valga anche un sacco di soldi (la musica di qualità si rivaluta nel tempo), diventerò ricco e ancora più felice.

E proprio in previsione di questo momento di felicità, ecco la mia proposta a 360°, per i tristi che vogliono la musica triste e per i felici che vogliono la musica (quanto mi piace questa parola oggi!) triste . Per molti. Per tutti.

Si tratta di un brano di qualche tempo fa che, manco a dirlo, al primo ascolto mi stese completamente. “Che gran fighi questi, chitarra e arrangiamento bellissimi, ma è soprattutto al canzone che è fantastica”. Continua a leggere

DEPECHE MODE | Photographic

Per gennaio avevo promesso strazio e cordoglio, e invece, da quell’insopportabile DONNA che sono, cambio improvvisamente idea ma  la spiegazione di questo voltafaccia convincerà anche i più esigenti: perché si!

Date in premessa tutte le spiegazioni del caso, passo ad introdurre il gruppo: i Depeche Mode, che non è che abbiano poi bisogno di chissà che presentazioni…. TUTTI li hanno sentiti nominare e TUTTI conoscono almeno una loro canzone (facilmente ben più di una).  Decenni di attività, successi, eccessi e tragedie e la capacità di venirne fuori sempre con onore ne fanno una band inossidabile senza per questo avere mai assunto lo status di  “vecchi dinosauri”, anzi… agli esordi innovatori  alfieri dell’elettro-pop, negli anni hanno tenuto duro (con gli obbligatori aggiustamenti che derivano dall’esperienza e dall’evoluzione dei gusti) confermandosi, in un certo panorama musicale, come un gruppo che ci ha visto giusto quasi sempre.

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