Detroit rock city | Kiss

Mi sono accorta quasi con sorpresa che, a dispetto della mia anima rock se non addirittura metallara, i brani che più spesso mi vengono in mente da pubblicare (previa frammentazione) sono quasi tutti alquanto strazianti, intensi, SENTIMENTALI.

Ben ciò, basta qua. O meglio, urge diluire tutta questa saccarina con un po’ di sano casino altrimenti vi indurrò a credere che il mio profilo musicale abbia delle somiglianze con quello personale e da qui a pensare che io sia una piaga il passo è breve. Quindi oggi, per sviare le vs. intuizioni sulla triste verità, vi “puppate”  Detroit  Rock City dei Kiss (dall’album Destroyer).

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Tattva | Kula Shaker

“Trent’anni dopo, come i Beatles dopo il viaggio in India. Favolosi!”

Così potrebbe essere una recensione via SMS su questo pezzo dei Kula Shaker (dai, questi qualcuno li conosce, vero?).
Invece la vita è ingiusta e talvolta ci obbliga a fare cose che non vogliamo, tipo “andare in un blog, cliccare su un articolo, leggerlo tutto”, per cui mettetevi comodi, anche se cercherò di essere più breve che in passato.

Il mio incontro con i Kula Shaker risale al 1996, anno di uscita del loro primo album “K” e del singolo “Tattva” che ascoltai durante una puntata del…..Festivalbar!!! Continua a leggere

Love is blindness | U2

Love is blindness I don’t want to see

Won’t you wrap the night Around me

Oh my heart Love is blindess.

Brividi, sensazioni, tradimento.

I brividi li ho provati io, le sensazioni le ha provocate la canzone. Il tradimento, ebbene sì, anche quello è mio. Stavo lavorando su un’altra canzone, e non so neanche più come, è rientrata nella mia vita questa canzone che non sentivo da anni, lustri, decenni (non esagero, è del 1991, ultima traccia di Achtung Baby) probabilmente l’ultima volta che l’ho sentita stavo studiando per la maturità). Continua a leggere

We are the pigs | Suede

Dopo i ‘nuovi e gioiosi metodi per deprimersi’  illustrati la settimana scorsa (Isotope | Savoy) oggi una scelta meno alienante, anche per allontanare l’eventuale immagine alessandro+vite sul cuore+avvitatore che qualcuno potrebbe ricavare dalle proposte musicali finora pubblicate. Continua a leggere

SAVOY | Rain + Isotope

Alzi la mano (Lasci un commento) chi conosce i SAVOY.

Nessuno? E’ un peccato.

Arrivai a loro più di 10 anni fa nel bel mezzo della fase dell’innamoramento sfrenato per “OK computer” quando, cercando sulla rete notizie relative ai Radiohead, mi imbattei nella recensione dell’album “Lackluster me” di questa band sconosciuta che veniva associata a Thom Yorke e soci per la particolare costruzione dei brani, spesso dolenti, pieni di accordi ‘obliqui’ e scelte armoniche inusuali.

Già volevo saperne di più. Continua a leggere

ATWA | System of a down

Il frammento da me selezionato questa volta appartiene ai System of a Down (aka Soad). Un gruppo che io ho scoperto quando erano ormai in fase di scioglimento avanzato (tipo un iceberg curioso avvicinatosi un po’ troppo all’Equatore) e più o  meno avviati verso carriere soliste o di coppia. Come sappiamo però, se la musica è buona non ha data di scadenza. Continua a leggere

ADELE | Set Fire to the Rain

(A questa canzone il merito di avere dato il ‘la’ all’idea di questo blog)

Provate a pensarci, è vero o no che il panorama musicale ci propone sempre più spesso belle voci ‘e basta’ ?

E’ vero.

E come sugli aspirapolvere insegna il manuale del venditore porta a porta (a ogni dimostrazione  si deve mostrare ogni più piccolo e insignificante accessorio) probabilmente anche per ‘creare da una bella voce un’artista di successo’  ci sarà una guida infallibile da seguire a cui – per semplificare – accollerò tutte le colpe: per ogni disco, canzone, strofa, ponte, inciso che ho ascoltato, in cui  passare semplicemente dalla ‘nota A’ alla’nota B’ sembra essere vietato. Dove la ‘nota B’ diventa una luce alla fine del tunnel, quasi un miraggio, raggiungibile solo dopo un tripudio di note e notine accessorie squittite dall’ugola d’oro di turno. Continua a leggere