Vi racconto come è nato questo post.
Venerdì, e forse ho già detto tutto. VENERDI’. Va be’, mi spiego meglio: non dirò che per me il venerdì è il giorno più brutto della settimana (quello di solito è il giovedì, roba che il lunedì in confronto è il “dì di festa”) però io, come tanti altri, il venerdì sono MOLTO stanca. Ecco, venerdì scorso ero MOLTO MOLTO stanca, stanca di quella stanchezza che non deriva da grandi sforzi fisici (questo per dire che capisco chi si fa veramente il “culo” e neanche mi sogno di aprire il confronto, mi arrendo in partenza), intendo quel tipo di spossatezza che ti fa sentire persino la fatica “di mandare sangue al cuore” e invece devi restare dove sei e fare quello che devi. Ecco, io venerdì quando sono uscita dal lavoro e sono salita in macchina ero messa così. Mi ero dimenticata che la mattina avevo finalmente cambiato il cd nel lettore della macchina dopo settimane di Adele. E così, quando ho avviato la macchina, è partita The outsiders dei R.E.M., dall’album Around the sun.
Difficile descrivere la sensazione che ho provato… credo proprio di dover spendere la parola felicità. Quando penso a qual è lo stato d’animo che vorrei mi accompagnasse più spesso nelle mie giornate non dico mai felicità, dico piuttosto serenità. Questo perché la felicità (a differenza della tristezza) non conosce tempi lunghi, se si è tanto bravi e anche un bel po’ fortunati e, perché no, pure benedetti dal carattere giusto, può succedere che i “momenti” felici siano particolarmente ravvicinati. Dunque la felicità è preziosissima in quanto merce rara. Questa è la mia teoria, consolidata dall’esperienza.
In un film(etto) di tanti anni fa che ho adorato che è Reality bites (orribilmente tradotto in italiano in Giovani carini e disoccupati L) anche Troy/ Ethan Hawke dice che la felicità consiste di brevi attimi: addentare un cheese burger, guardare il cielo un attimo prima che piova…
Tutta questa premessa per dirvi che The outsiders mi ha regalato uno di questi preziosi FRAMMENTI di felicità. E voi volete che non la pubblichi? Guardate, i R.E.M. potrebbero essere i più grandi cialtroni della Terra (cosa che non sono, ECheNonLoSappiamoNoi?) e li pubblicherei lo stesso. Invece sono un grande gruppo, e dunque la felicità forse non è stata casuale e ogni cosa ha sempre il suo perché. Il frammento è la parte iniziale, vediamo se anche per voi funzionerà come “attivatore di neurotrasmettitori”.
Il brano, come scritto in apertura, è la traccia n° 3 dell’album Around the sun; a questo album Ondarock dà un bel 4,5 (4,5/10 ovviamente). Non fatevi scoraggiare e ascoltatelo con fiducia. Se il brano vi piacerà (e come non potrebbe?) e già non siete dei patiti o perlomeno estimatori dei R.E.M., sappiate che a detta dei critici musicali nella loro carriera ultraventennale hanno sfornato parecchi album da 7,5 e 8… mica cotiche. Non ho dunque sicuramente giocato sporco scegliendo questa canzone, non ho scelto Drive faccio per dire (bella, bella, bella quasi oltre l’umana sopportazione) ma ho preferito riabilitare una canzone minore di un album minore. Ricordate, possono regalarvi un FRAMMENTO DI FELICITA’, che non significa che sono allegri e leggeri… ma noi non siamo così ingenui da confondere questi concetti vero?
Alla canzone dò 5 stelle, ammettendo che almeno una stella è di riconoscenza, ma diamo il giusto valore alla riconoscenza: rende migliore chi la prova, e felice chi ne è destinatario (qualcuno si prende la briga di informarli di questo mio tributo, così ricambio loro il favore e siamo pari? :-))
Il Frammento:
Il link al brano completo
p.s. su Youtube ho trovato solo esecuzioni del brano dal vivo, che mi convincono meno. Per cui stavolta il link alla canzone completa ve lo offro in questa forma…
Bel post, molto sincero ed emotivo…
Scusa l’emozione, ma è il primo commento che mi arriva dal Mondo Esterno (quindi non da amici, parenti, creditori …). Grazie, hai colto nel segno 🙂
Valeria, è un brano bellissimo che da anni mi fa pensare al perchè in certi casi io mi senta così fuori dal coro. Mi spiego meglio: conosco i REM da sette vite ormai e li ho sempre ascoltati con: molto interesse (Automatic for the people), medio, scarso o nullo (Monster, per citarne uno) ma sempre con rispetto.
Quindi, possono non piacermi, ma sono sempre dei gran signori.
Invece io di “Around the sun”, l’album da cui è tratto il brano, mi sono proprio innamorato. L’ho da subito salutato come la prova che mi piaceva di più del gruppo ed ero finalmente contento perchè anche a me piacevano i REM in toto ( ‘toto’ = non i “Toto”, ma ‘in tutto e per tutto’, eh eh).
Il disco è diverso dagli altri anche perchè più disteso, rilassato, con un sound non americano ma più…europeo (opinione super personale, faccio fatica anche a spiegarla), con canzoni meno dirette e scarne ma costruite in modo diverso dal solito, sicuramente più simile ad “automatic…” che tanto mi piaceva.
Invece con drammatica sopresa, non solo veniva spesso stroncato dai petulanti “recensori tutti” ma in seguito anche quasi ripudiato dalla band stessa, che l’ha giudicato non riuscito, praticamente una macchia nella loro carriera. Uhm….
Tornando al brano: è incantevole, l’inciso lo lascerei andare per ore e sono sicuro che non mi stancherebbe.
Ma consiglio l’album intero (che anch’io già oggi andrò a ripescare), molto compatto, tanto che tutti i brani un po’ si assomigliano.
Ho paura a definirlo capolavoro perchè prima voglio riascoltarlo (e poi se ondarock gli ha dato 4,5 mica ci si può mettere contro di loro, no?), ma potrei nei prossimi giorni aggiungere il mio commento aggiornato dopo il riascolto.
Brava Valeria, godiamoci ques’attimo di felicit…….oh, è già passato.
5stelle (al brano, all’album, ai Rem, agli amici dei Rem, ai Toto)
Chissà se ti ricordi che Around the sun me lo hai passato tu 🙂
Anch’io lo trovo molto buono, e mi piacciono parecchie altre canzoni dell’album; però, visto che non stiamo parlando di figli per i quali è costituzionalmente vietato avere preferenze, The outsiders è il mio prediletto. Sappi anche che su internet ho trovato la testimonianza di un CRITICO MUSICALE che ha riabilitato Around the sun nel tempo e che pensa che The outsiders sia il punto più alto di tutto l’album….
Ricordati: cerca che ti ricerca, qualcuno che la pensa come noi (magari pagando) lo troveremo sempre!